SE NON CERCHI, NON TI PERDI
C’ero una volta io, poi mi sono persa nel vento.
"Sono nata in Sardegna. Le mie origini mi hanno fatto vedere la vita con occhi profondi, il destino come una catena inevitabile di fatti"
Se fossi Grazia Deledda potrei iniziare così, ma se non devo specificare di non essere lei, devo invece specificare che no, non sono nata in Sardegna. Non in questa vita.
Ma in questa vita e in quest’isola che definisco mia, ci sono rinata più e più volte.

“Se Caronte traghettava le anime nell’aldilà, a me piace pensare di poterle traghettare al di là di tutto ciò che è scontato nelle associazioni sulla Sardegna.”
È stata l’acqua dolce del lago d’Iseo a vedermi nascere e crescere ma forse perché fin da piccola di case ne ho dovute abitare diverse, l’appartenenza a un luogo non l’ho mai sentita così forte.
Finché non ho scoperto il vento. E di preferire l’acqua salata.
Ho 30 anni e ce li ho messi proprio tutti per arrivare a capire “cosa voglio fare da grande”.
Ci ho dovuto mettere una laurea in Moda per capire che il mio outfit preferito da scegliere è quello per andare a parlare con i tramonti sentendomi come sulla passerella più iconica di Parigi.
Ci ho dovuto mettere gli studi di merceologia tessile per capire che il mio tessuto preferito è la pelle d’oca, seduta a picco su una scogliera.
Ci ho dovuto mettere tutti i lavori possibili, dalla cameriera alla networker, alla commessa, dalla babysitter alla pasticcera, per capire che quello che voglio fare, quello che mi fa aumentare i battiti del cuore al solo pensiero, è raccontare quest’isola come nessuno ha ancora fatto, raccontare ciò che non appare nelle ricerche Google o nei reels di Instagram.
Voglio portarci le anime belle dentro quest’isola, costruire per loro viaggi che possano essere prima di tutto viaggi dentro di sè.
Voglio portarci viaggiatori e non turisti.
Portarla nelle vite di chi cerca luoghi da riportarsi a casa e da riportarsi dentro.
Luoghi da ritrovare in mille altri luoghi.
Alla Sardegna devo la persona che sono oggi, e questo è il mio modo per ridarle indietro quello che lei ha dato a me: cura, cuore, orgoglio.
Tappe da ricordare sulla mia linea del tempo
La mia prima volta in Sardegna
Ero in Costa Paradiso, avevo 14 anni ed ero totalmente e assolutamente ignara che quella mia prima volta sull’isola sarebbe stata scritta un giorno su un sito che ha il mio nome e cognome.

Il primo ritorno da “grande”
Non ci sono tornata per anni, finché una persona ha riacceso la scintilla delle mie prime vacanze da ragazzina. I ricordi felici si son trasformati nella necessità di iniziare ad esplorarla con una visione più adulta.

Il giro dell’isola in una settimana
7 giorni, memorabili km di macchina, condizioni meteo non troppo favorevoli e le restrizioni dettate dal Covid 19: l’inizio della mia riscoperta della Sardegna non è stato perfetto ma incredibilmente

Il primo ritorno da “grande”
Non ci sono tornata per anni, finché una persona ha riacceso la scintilla delle mie prime vacanze da ragazzina. I ricordi felici si son trasformati nella necessità di iniziare ad esplorarla con una visione più adulta.

Il primo ritorno in solitaria, quello decisivo
Quando tutto si rompe, dove vai a cercare i pezzi per ricostruire? Nella mia testa era Cagliari a far rumore e a gennaio 2023 ci ho passato il mio primo weekend da sola. Si è ribaltata ogni prospettiva, mi sono ribaltata io e da quel momento non sono più tornata “dritta”
